mercoledì 4 gennaio 2017

Step 23: Colore selvaggio

Molte società diverse e distanti nel tempo e nello spazio sono arrivate a definizioni simili e mitologie affini, come al solito osserveremo le relazioni con il colore oggetto di studio del blog.
Mentre parlavamo della parola "verde", delle sue origini in italiano e nelle altre lingue,  e del verde nella mitologia abbiamo osservato che c'erano alcuni comuni denominatori.
Questi aspetti sono tra gli argomenti di studio dell'antropologia, ed in particolare prima di addentrarci è bene conoscere Lévi-Strauss.
La sua opera più conosciuta è "Pensiero selvaggio", un ossimoro che indica il vincolo che unisce la società occidentale alle popolazioni a lei più remote.
Alla ricerca di universali capaci di accomunare ogni uomo in un’unica disposizione cognitiva, Lévi-Strauss individua una struttura, profonda e razionale, grazie alla quale tutte le società elaborano i propri miti e credenze, realizzano il radicamento territoriale e l’organizzazione sociale dei propri componenti, e sviluppano strumenti pratici e complesse tassonomie.
La loro necessità, prettamente umana, è di trarre un ordine dal fluire indistinto del reale. 

Fatta questa fondamentale premessa possiamo cercare le analogie:
Si nota nei precedenti step linkati come per ogni società la parola verde venga associata alla natura e alla vita, partendo dal protoindoeuropeo, passando per il germanico e arrivando al latino, inoltre in moltissime lingue in certi contesti veniva associata anche al blu o al giallo.
Nel mito invece è sempre collegata alla natura e al concetto di vita o di rinascita.

Albero di Natale danese, Malene Thyssen
La natura selvaggia, ovvero primitiva, di un colore si può vedere soprattutto nel Natale, la festa più antica, infatti è una festa presente in moltissime culture e religioni diverse, ad esempio i Romani nello stesso periodo celebravano i saturnali, e in generale si pensa che possa essere collegata al solstizio d'inverno.
Il verde è uno dei colori fondamentali del Natale, probabilmente deriva dall'adorazione degli alberi sempreverdi che riuscivano a mantenere il proprio colore anche durante i mesi più freddi e infatti ancora oggi una delle tradizioni più forti è fare l'albero di Natale, in passato era chiamato da alcuni "albero del paradiso" da altri "albero cosmico".
I culti pagani precristiani nel medioevo vennero interpretati come preconfigurazione della rivelazione cristiana e della potenza offerta alla natura da Dio, così fu breve il passo successivo e l'abete divenne un simbolo di Gesù.

Il teologo luterano Oscar Cullmann sostiene che l'albero di Natale accoglie, certamente, i miti dell'albero, simbolo del rinnovarsi della vita, delle antiche genti europee (e asiatiche, amerinde ecc.), ma direttamente esso trae la sua origine dagli alberi innalzati davanti alle cattedrali cristiane.

Sempre sul Natale e sul verde esistono molte altre storie interessanti, lascio di seguito i link:
Babbo Natale in origine era vestito di verde
Poesia sui colori del Natale

Nessun commento:

Posta un commento