venerdì 16 dicembre 2016

Step 22: Il verde in architettura

Le Corbusier sosteneva che se gli edifici possiedono diverse combinazioni di colori allora raggiungono un alto grado di poeticità.

“L'architettura è un fatto d'arte, un fenomeno che suscita emozione, al di fuori dei problemi di costruzione, al di là di essi. La Costruzione è per tener su: l'Architettura è per commuovere.”

A partire dagli insegnamenti del francese, molti architetti soprattutto nell'ultimo secolo si sono cimentati nell'utilizzo del colore nelle proprie opere, alcune delle più note sono sicuramente il Kilometro rosso o la Serpentine gallery.
Per quanto riguarda il verde:

Studio Thonik
Saoritz, pubblicata su Flickr
Le architetture dello studio olandese MVRDV per la loro semplicità e le loro brillanti tonalità assumono un carattere divertente e fantastico, a tratti ludico e provocatorio. Il progetto dello Studio Thonik ad Amsterdam utilizza il colore per fini simbolici e compositivi. Inizialmente avevano adottato la soluzione di un rivestimento arancione dai toni particolarmente vivaci, colore che aveva scatenato il malcontento dei vicini perché a loro avviso l’ edificio non si integrava con la sobrietà del quartiere edilizio. I progettisti raggiunsero così l’accordo di cambiare l’arancione a favore di un verde brillante, dimostrando che il progetto non poteva per sua natura rinunciare al colore.


Bosco Verde

"Una casa per gli alberi abitata dagli uomini" Stefano Boeri
Thomas Ledl


Il Bosco Verticale è un complesso di due palazzi residenziali a torre progettato da Boeri Studio situato nel Centro Direzionale di Milano, ai margini del quartiere Isola, inaugurato nel 2014.
Si distingue per la presenza di più di 2000 alberi distribuite sulle facciate.
 A testimonianza del suo riconoscimento architettonico, il Bosco Verticale è risultato vincitore di numerose competizioni: oltre all'International Highrise Award, di cui è stato insignito nel 2014, nel 2015 il Bosco Verticale si è aggiudicato il premio come «grattacielo più bello e innovativo del mondo», secondo una classificazione del Council on Tall Buildings and Urban Habitat.
L'idea di associare il verde all'architettura nacque nel 590 ac con i giardini pensili di Nabucodonosor II, un precursore del Bosco verde è ad esempio la torre Guinigi di Lucca, ma il vero riferimento di quest'opera è sicuramente la cosiddetta Green Architecture.
La reazione della stampa all'opera: l'espresso

25 Verde

Sempre sullo stile dell'edificio - foresta a Torino, dimostrando la grande attenzione dell'Italia al tema, si trova 25 Verde.
Una vera foresta abitabile, circa 200 piante che combottano l'inquinamento cittadino e migliorano la qualità di vita di chi abita nella "casa sull'albero".
Inoltre come è ben noto il verde favorisce il relax.
La reazione dei giornali: Huffingtonpost, Designmag

Beppe Giardino


Dagli esempi portati si evince come manchi sempre di più lo spazio da dedicare alla natura nelle nostre città, il tema è molto sentito, per questo i giardini verticali sono ormai un argomento caldo tra gli architetti.
La funzione è molteplice, come fatto notare in 25 verde sono importanti per combattere l'inquinamento, come nel caso di Bosco Verticale favoriscono la riqualificazione urbana e grazie alle variazioni cromatiche stagionali rendono "viva" la città migliorandone l'aspetto decorativo.
Riducono il rumore, favoriscono il relax, aiutano la termoregolazione.
Non è una tendenza, è un nuovo modo di fare l'architettura.
Di questo fenomeno un precursore fu sicuramente Friedensreich Hundertwasser, vero maestro della bioarchitettura come si può notare da alcune delle sue opere più famose:



Approfondimento del Politecnico di Torino sull'importanza del colore nell'architettura.

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